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Nasce l'Unione dei Comuni Montani della Daunia

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Accadia, Bovino, Deliceto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant’Antonio, e Sant’Agata di Puglia sono questi gli otto Comuni firmatari dell’Atto costitutivo dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni, il giorno 22 maggio 2015 presso il Comune di Monteleone di Puglia.Si costituisce, quindi, sui Monti Dauni, l'Unione dei Comuni Montani, che oltre a garantire, attraverso la messa in atto di nuovi modelli organizzativi, l’esercizio di funzioni associate, con minori costi e maggiore efficienza ed efficacia, consente ai Monti Dauni di riappropriarsi delle “politiche per la montagna”, azzerate di fatto dalla soppressione delle Comunità Montane.

La soppressione delle Comunità Montane pugliesi nel 2009, infatti, causò l’azzeramento di un interlocutore istituzionale sovracomunale capace di interagire con la Regione Puglia e la U.E. in materia di progettualità  strategiche territoriali per le zone montane.Oggi, con la costituzione dell’Unione dei Comuni Montani si riprende quel percorso proficuamente avviato e portato avanti dall’intero territorio dei Monti Dauni sin dagli anni 2000.Soddisfatti gli otto sindaci che hanno lavorato per questo obiettivo comune.  “Non è un’ Unione tra Comuni tout court – afferma il Sen. Carmelo Morra, Sindaco di Monteleone di Puglia - non sono in gioco soltanto le politiche di gestione legate allo svolgimento di funzioni associate di servizi fondamentali, ma con la costituzione dell’Unione dei Comuni Montani, riparte, sui Monti Dauni, la politica per la montagna.Fra l’altro, a causa anche della nuova architettura istituzionale determinatasi con la soppressione delle Province, si copre, con l’Unione dei Comuni Montani, quel vuoto in materia di programmazione sovracomunale causato dalla soppressione delle Province stesse.L’Unione dei Comuni Montani dei Monti Dauni, reciterà, fra l’altro, un ruolo fondamentale nella strategia, finalmente convergente tra Governo centrale e Regione Puglia, sulle aree interne. Governo centrale e Regione Puglia individuano di fatto nei 29 comuni dei  Monti Dauni l’unica area interna pugliese su cui sperimentare una strategia che porti ad aggredire quelle che sono state e sono le criticità strutturali che da sempre hanno determinato l’abbandono e lo spopolamento delle zone di montagna.

Tommaso Lecce, sindaco di Orsara ha detto: “Voglio ringraziare tutti i miei colleghi sindaci. Questo atto dà inizio a una sinergia forte, un progetto di sviluppo che parte da identità, vocazioni ed esigenze comuni di questa area territoriale”. L’Unione, infatti, permetterà a ciascun comune di godere di una serie di vantaggi: migliore organizzazione dei servizi ai cittadini a un minor costo, utilizzo di fondi specifici e aggiuntivi che Unione Europea, governo centrale e Regione Puglia hanno destinato alle zone montane.

Il primo cittadino prosegue: “Siamo stati individuati come l’unica area interna pugliese. Questo vuol dire che, fino al 2020, avremo la possibilità di attuare un’unica, coerente e omogenea programmazione territoriale avendo a disposizione risorse economiche per attivare nuove politiche su formazione-lavoro, salute, mobilità, adeguamento delle strutture pubbliche alle norme antisismiche, turismo”. I fondi dedicati alle aree interne, inoltre, finanziano progetti utili alla messa in sicurezza del territorio, piani di sostegno per le attività produttive in ambito agricolo e industriale”

E ancora: “Possiamo diventare un modello. Il prossimo passo sarà quello di dotare l’Unione di un presidente e di una Giunta. Tutti i Comuni saranno ugualmente protagonisti. E’ un segnale forte quello che abbiamo lanciato, mettendo insieme quasi un terzo dei paesi dei Monti Dauni”.

Questa è un’area strategica per la Puglia, non solo per la Capitanata. L’agricoltura, il turismo, l’energia, la valorizzazione delle foreste e tutta la grande filiera integrata della green economy trovano in questo territorio una vocazione naturale, delle potenzialità enormi, oltre a eccellenze riconosciute e consolidate. Basti pensare ai marchi di qualità turistici e ambientali assegnati a Bovino (Bandiera Arancione e Borghi più belli d’Italia), Orsara di Puglia (Bandiera Arancione e Cittaslow), Rocchetta Sant’Antonio (Bandiera Arancione) e Sant’Agata di Puglia (Bandiera Arancione e Cittaslow).

Tommaso Lecce ha poi concluso: “Insieme contiamo di più e possiamo fare meglio adesso abbiamo lo strumento che ci costringerà a lavorare in modo sinergico, per gli interessi di una comunità più vasta e con una visione strategica dello sviluppo dei nostri comuni”.

E’ una scommessa da vincere e l’unione dei Comuni Montani costituirà un punto di forza della nuova politica regionale.